ANCONA – Le fibre di amianto uccidono ancora.
Dopo la morte di Giuliano Evangelisti, ex saldatore 58enne della Fincantieri stroncato due settimane fa, il mesotelioma pleurico, malattia legata all’esposizione alle fibre di amianto, miete un’altra vittima. Si tratta di Giulio Grilli, ex operaio di un’azienda dell’hinterland specializzata nella produzione di attrezzature alimentari. L’uomo è morto venerdì all’hospice di Chiaravalle, dove era ricoverato da tempo.
Aveva 72 anni. E ora, la moglie e la figlia chiedono giustizia. Già quest’estate, quando la malattia avanzava inesorabilmente, i familiari di Grilli si erano rivolti agli avvocati Roberta Rossini, Rodolfo e Ludovico Berti. Gli stessi che hanno preso in carico il caso di Evangelisti.
Così, in soli quindici giorni, la Procura ha aperto due differenti fascicoli per fare chiarezza sui decessi causati dal mesotelioma. Grilli aveva ricevuto la terribile diagnosi nell’estate del 2015. Ventitré anni prima era andato in pensione dopo aver lavorato gran parte della sua vita come operaio in una fabbrica che produce grandi elettrodomestici.