Mesotelioma pleurico – La causa principale di questa neoplasia è l’esposizione all’asbesto, altrimenti definito amianto
Mesotelioma pleurico – La maggior parte dei malati ha più di 50 anni, i soggetti 70enni sono in assoluto i più numerosi. In passato colpiva soprattutto gli uomini, con un rapporto maschi e femmine di 5/1.
Attualmente la situazione è alquanto cambiata. Infatti, seppur di poco, sono le donne a soffrirne con più frequenza. Il mesotelioma pleurico è un tumore maligno che origina dalla pleura, ovvero la membrana sierosa che riveste i polmoni (pleura viscerale) e le cavità entro cui gli organi respiratori risiedono (pleura parietale). Questa membrana, producendo un fluido lubrificante, favorisce lo scorrimento sulla superficie dei polmoni e consente agli stessi una maggiore libertà di espansione. Il mesotelioma pleurico ha un’elevata capacità metastatizzante. Le sue cellule si diffondono in particolar modo nel pericardio, ovvero la sottile membrana che circonda il cuore.
La principale causa di questa tipologia di cancro è l’esposizione all’asbesto, altrimenti definito amianto.
Si tratta di un insieme di minerali (inosilicati e fillosilicati) in grado di disperdersi nell’aria con facilità. Fortunatamente non è più in uso e molti Paesi ne hanno vietato la commercializzazione. Oggi i soggetti ancora esposti all’amianto sono coloro che vivono nelle vicinanze di vecchie cave minerarie o in prossimità di edifici vetusti che presentano parti in amianto. Altri fattori di rischio che favoriscono l’insorgenza del mesotelioma pleurico, sono: il contatto con il virus SV40 dopo una precedente esposizione all’asbesto, la radioterapia, l’esposizione al diossido di torio e all’erionite, un minerale presente in Turchia.
Solitamente agli stadi iniziali il cancro della pleura è asintomatico. Questa caratteristica rende assai difficile la diagnosi precoce. I sintomi dunque, che si manifestano con il passare del tempo e con l’aggravarsi della malattia, includono: dolore al torace (alle volte esso si estende alla regione inferiore della schiena), emottisi, difficoltà a deglutire, perdita di peso inspiegabile, dispnea, tosse persistente. Ancora raucedine, versamento pleurico, debolezza muscolare, stanchezza, febbre con sudorazione notturna. Nei casi più gravi la neoplasia può determinare la comparsa di masse tumorali a livello toracico o provocare il collasso di uno o di entrambi i polmoni. Come già accennato, essa spesso dà luogo a metastasi.
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