Amianto killer, muore a 58 anni si indaga per omicidio colposo
la vittima è Giuliano Evangelisti, ex operaio Fincantieri
L’ENNESIMA morte per amianto finisce sul tavolo del sostituto procuratore Rosario Lioniello, che ha aperto un fascicolo per omicidio colposo in relazione al decesso di Giuliano Evangelisti, 58enne chiaravallese, ex dipendente di Fincantieri, morto domenica all’ospedale di Chiaravalle.
Giuliano era l’ultimo di una famiglia sterminata dal mesotelioma pleurico, un male incurabile legato scientificamente all’esposizione massiccia alle fibre di amianto killer.
Prima del 58enne erano morti il padre, anche lui operaio ai cantieri navali, e la sorella gemella Loriana, scomparsa nel 2011 a 53 anni: nel caso della donna, 1’ipotesi è che l’esposizione ambientale all’amianto, accertata in sede di autopsia sia dipesa dal fatto di aver lavato le tute da lavoro del padre e del fratello, indumenti intrisi di fibre killer.
Ieri gli avvocati Rodolfo e Ludovico Berti e Roberta Rossini, legali dei famigliari di Evangelisti, hanno chiesto e ottenuto dalla Procura che sia disposta l’autops1a sul corpo del 58enne: l’esame autoptico permetterà di riconoscere come causa della morte l’esposizione all’amianto killer. All’incidente probatorio parteciperanno anche i consulenti dei familiari della vittima, i professori Governa e Santarelli.
L’ESPOSIZIONE intensa all’amianto
dovuta a cause di lavoro, in ogni caso, era stata già riconosciuta dall’lnail nel 2008, tanto che Giuliano Evangelisti aveva ottenuto il pensionamento anticipato. La malattia gli era stata diagnosticata nell’ottobre 2014 e già da allora, attraverso lo studio legale Berti, la vittima aveva intrapreso una causa civile per il risarcimento del danno: la prima udienza è fissata per il 6 dicembre e saranno i familiari a condurla per il 58enne.
«Giuliano Evangelisti — dice l’avvocato Ludovico Berti — è stato sempre molto determinato rispetto a questa causa civile e ha partecipato a tutti gli incontri, nonostante gli impegni per curarsi.
‘Questi mi stanno ammazzando‘, ci aveva detto e si chiedeva cosa sarebbe successo se fosse morto prima della conclusione del processo». Lo studio legale Berti sta seguendo da anni decine di casi di lavoratori di Fincantieri morti per amianto, “ormai abbiamo raggiunto i 70 decessi-conclude l’avvocato Berti-e si stima che il picco arriverà nel 2020”
Alessandra Pascucci
Da Il Resto del Carlino del 8/11/2016